1 febbraio 2009

APPELLO di Mustafa Barghouthi - Call for action



24 Gennaio 2009
A pochi giorni dal cessate il fuoco unilaterale proclamato da Hamas ed Israele, la popolazione di Gaza si sta accorgendo del livello di distruzione che ha colpito le loro case e le loro vite. 1335 abitanti di Gaza sono stati uccisi; in maggioranza civili civili, inclusi 400 bambini innocenti, mentre 5000 sono i feriti gravi.
Oggi chiediamo ai nostri amici, colleghi, e a tutti coloro che hanno a cuore valori quali la libertà e il rispetto dei diritti umani, di agire con decisione per raggiungere i seguenti obbiettivi:

1) Porre fine all’occupazione Israeliana sia a Gaza che in Cisgiordania.
Il Governo Israeliano afferma di aver ritirato il suo esercito da Gaza. Ma si tratta di una bugia. Israele occupa a tutt’oggi la Striscia, i suoi aerei controllano lo spazio aereo e le sue navi pattugliano la costa. Le stesse truppe di terra occupano una zona all’interno del territorio di Gaza, e i valichi di ingresso sono ancora chiusi dall’esercito che non ne consente l’apertura nemmeno per il passaggio degli aiuti umanitari.
L’esercito israeliano ha gia’ violato il cessate il fuoco in numerose occasioni. Solo ieri una nave militare ha colpito 5 pescatori palestinesi che si trovavano a pescare sulla spiaggia, da quando è stato dichiarato il cessate il fuoco, un consistente numero di abitanti di Gaza sono stati uccisi o feriti.

2) Rimuovere l’assedio inumano imposto a Gaza, aprendo tutti i valichi, incluso quello di Rafah.Se i valichi rimangono chiusi sara’ impossibile rispondere anche soltanto alle piu’ basilari esigenze umanitarie, per non parlare della ricostruzione delle 25000 abitazioni danneggiate nei bombardamenti e della riparazione delle infrastrutture.I cancelli della ‘Prigione di Gaza’, che ospita 1milione e mezzo di persone devono essere aperti se esiste il minimo rispetto e volontà di alleviare la sofferenza dei suoi abitanti.

3) Creare una commissione indipendente per investigare gli eventuali crimini di Guerra e contro l’Umanita’ commessi da Israele, incluso l’uso di armi non convenzionali.

4) Portare il Governo Israeliano e l’establishment militare davanti ad un tribunale di guerra.Benche’ Israele abbia dimostrato in passato di avere scarso rispetto per il Diritto Internazionale altri paesi suoi alleati non dovrebbero dimenticare le loro responsabilita’ di fronte alle corti criminali internazionali. Questo significa agire contro i responsabili delle politiche israeliane che cerchino di recarsi all’estero, avviando procedimenti penali contro questi ultimi per i gravi atti da loro compiuti a Gaza .

5) Cessare immediatamente ogni forma di cooperazione militare con Israele, includendo l’immediata cancellazione di qualsiasi operazione di import/export militare che veda coinvolto IsraeleDovrebbe essere immediatamente chiarito agli alleati politici ed economici dello Stato di Israele che la loro assistenza viene utilizzata per sostenere l’oppressione del popolo Palestinese in contrasto con il diritto internazionale e gli stessi diritti umani. Se il supporto da parte dei partner stranieri proseguira’, crediamo che Israele non avra’ alcuna ragione per porre fine ai suoi comportamenti criminali.
6)Immediata sospensione dei rapporti privilegiati con Israele, incluso il potenziamento delle sue relazioni con l’Unione Europea.
Ne’ i Palestinesi ne’ gli Europei possono riportare in vita i 1335 uomini, donne e bambini uccisi. Né e’ possibile riparare totalmente i danni provocati all’economia di Gaza.Ma insieme possiamo prevenire futuri crimini di guerra, e fermare la follia militarista di IsraeleAncora piu’ importante è che possiamo ridare fiducia nell’umanita’ ad una popolazione, quella palestinese, che negli ultimi anni e’ stata abituata alla perpetrazione degli abusi e dei piu’ orribili delitti, mentre il mondo rimaneva passivamente a guardare.
A nome della Palestinian National Initiative
E del Palestinian National Committee to Support GazaDr. Mustafa Barghouthi
Segretario Generale

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