La maggior parte delle donne che si sono autoimmolate ha un'età compresa tra i 12 e i 30 anni.
Quest'anno 47 casi sono stati curati nell' ospedale specializzato di Herat. Altri 42 casi hanno avuto la morte come conseguenza delle ustioni, con un aumento rispetto allo scorso anno in cui le autoimmolazioni erano state 30, con il 90% delle pazienti morte.
Il dott. Jalali afferma che l'ospedale specializzato nella cura degli ustionati, costruito ad Herat per 34 letti con equipaggiamento d'avanguardia con l'aiuto degli U.S.A. e della Francia, è ormai insufficiente a causa dell'aumento di pazienti provenienti dalle aree rurali.
La maggior parte dei casi sono conseguenza di violenze domestiche commesse dai mariti e dalle loro famiglie.
La maggior parte dei casi sono conseguenza di violenze domestiche commesse dai mariti e dalle loro famiglie.
La trentenne Alia ricoverata ad Herat ha detto: " Non potevo resistere più alle violenze familiari così mi sono data fuoco col petrolio". Alia ha dei bambini. Secondo le dichiarazioni del medico curante il 60% del suo corpo presenta delle ustioni e il suo stato è così critico che non può dare altri dettagli.
Seema Shir Mohammadi, a capo dell'ufficio per le problematiche delle donne di Herat, afferma che si fa poca propaganda per i diritti delle donne a causa di problemi di sicurezza, che le statistiche sulle autoimmolazioni sono spaventose e che queste sono dovute all'ignoranza dei diritti all'interno delle famiglie, alla povertà e alla disoccupazione.
Segnalazione di ITALIARAWA
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