3 ottobre 2009

Perché partecipiamo alla manifestazione del 3 ottobre a Roma



Partecipiamo alla manifestazione del 3 ottobre per la libertà di stampa e di informazione considerandolo un appuntamento importante per difendere la democrazia in questo paese in cui si cerca di imporre a tutti i costi un pensiero unico.

Lo slogan Dovere di informare, diritto di sapere è sicuramente un buon punto di partenza ma la cosa importante è sapere cosa si intende e soprattutto se c’è una volontà di allargare i campi dell’informazione e includere le pratiche e gli eventi che esulano da quelli che sono i classici ambiti della politica, in tal senso sarebbe interessante sperimentare una maggiore curiosità e disponibilità delle testate locali e nazionali a dar conto di una pluralità di modi di esprimersi politicamente da parte della nostra società così complessa e variegata.

Il nostro ormai ventennale impegno all’interno della Rete Internazionale delle Donne in Nero, per la libertà dalle guerre, da ogni tipo di violenza e sopruso nel mondo a partire dai luoghi in cui si agisce, ha sempre compreso la difesa della libertà di espressione/informazione e stampa.

Non abbiamo però mai potuto dichiararci soddisfatte di come la stampa e i media in genere, garantiscono il dovere di informazione in molti paesi del mondo e anche nel nostro, riguardo alle donne, ai loro movimenti, alle loro pratiche.

Non dare conto delle migliaia di attività politiche e sociali che molte donne svolgono in questo paese, non restituisce l'immagine di un luogo abitato solidamente ed attivamente da due generi e non solo.

Le donne agiscono con pratiche politiche diverse da quelle degli uomini ma contribuiscono più di loro alla costruzione di società e civiltà attraverso una politica delle relazioni che unisce invece di dividere senza per questo oscurare le diversità ma piuttosto facendone tesoro.

Il realtà, pur essendo generalmente bistrattate dai media le donne non sono estranee al mondo mediatico e soprattutto nel mondo dei siti e dei blog sono presenti in modo attivo, significativo e variegato riscuotendo anche successo e interesse.

Noi donne non siamo né siamo mai state in silenzio e inattive malgrado la stanchezza e la fatica di una resistenza testarda rispetto ai continui attacchi e tentativi di annullare le nostre conquiste di libertà, tra queste anche quella di espressione a partire dal nostro corpo.

Vogliamo inoltre ricordare le giornaliste che hanno dato tanto al giornalismo di indagine e di denuncia soprattutto in tema di guerre, e che per questo hanno trovato la morte per mano di sicari , valgano per tutte Ilaria Alpi e Maria Grazia Cutuli e per allargare lo sguardo fuori dal nostro paese, anche Anna Politkovskaja, Natalia Estemirova e tante altre in tutto il mondo.

DONNE IN NERO di BOLOGNA

www.donneinnerobologna.blogspot.com





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