"Non e' piu' un segreto che uno degli scopi nascosti della guerra del 2001 era che la Cia riacquisisse il controllo delle rotte del traffico e di un'industria, come quella globale degli stupefacenti, che vale 600 miliardi di dollari".
Lo ha detto Malalai Joya, la deputata afghana, in questi giorni in Italia, durante un'intervista al blog http://www.losermagazine.eu/.
"L'economia della droga in Afghanistan e' un disegno politico della Cia supportato dal ministero degli Esteri statunitense. A quanto mi risulta - ha aggiunto - alcuni reparti dell'esercito americano sono direttamente coinvolti nel traffico della droga attraverso l'Afghanistan e dall'Afghanistan verso i Paesi confinanti".
Frasi forti, a pronunciarle e' Malalai Joya, la deputata afghana che, nel maggio 2007, fu sospesa dal Parlamento per aver criticato il governo del suo Paese, denunciando la presenza al suo interno dei signori della guerra, trafficanti di droga e violatori dei diritti umani. Accostata spesso a Aung San Suu Kyi, la leader dell'opposizione in Birmania, Malalai Joya e' stata premiata pochi giorni fa (il 21 ottobre) dal Consiglio regionale della Toscana con la medaglia d'oro "per l'instancabile attivita' svolta in favore della democrazia, dell'affermazione dei diritti umani e contro la violenza su donne e bambini".
"L'unico settore in cui i progressi dell'Afghanistan sono stati superiori a qualsiasi immaginazione - continua Malalai Joya - e' la coltivazione e il traffico di droga: ora il nostro Paese produce il 93% dell'oppio mondiale, e i quattro piu' grandi attori del traffico mondiale di eroina sono membri del governo afghano. Lo stesso New York Times ha riportato nei giorni scorsi la notizia che il fratello del presidente Karzai, chiamato 'il Bush di Kandahar' per i suoi legami con l'amministrazione americana, sarebbe un noto trafficante di droga". "Oggi non e' piu' un segreto - conclude la deputata afghana - che uno degli scopi nascosti della guerra del 2001 era che la Cia riacquisisse il controllo delle rotte del traffico e dei 600 miliardi di dollari che vale l'industria globale della droga". (AGI)
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