Dedichiamo questo 25 novembre giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, alle donne del Congo orientale, che stanno subendo in questo momento ancora abusi, torture ma soprattutto viene usato contro di loro lo stupro di massa come arma di guerra, per diffondere il terrore soprattutto nel Sud Kivu.
L'intensità della pratica dello stupro e di altre violenze sessuali in Kivu viene considerata la peggiore nel mondo, in una guerra iniziata nel 1998 e da allora andata avanti con gli attori armati tutti dediti allo stupro come pratica di guerra incoraggiata dalla non applicazione delle leggi internazionali .
Le donne soggette a stupro non solo subiscono la violenza anche di gruppo, ma contraggono malattie come l'AIDS e in genere a trasmissione sessuale, c'è un numero sproporzionato di donne e bambine che presentano fistole causate da violenza di gruppo e naturalmente conseguenze gravi sulla loro salute sessuale fisica e psicologica. Si conoscono solo i casi di donne che hanno denunciato la violenza subita ma molte altre non hanno parlato perché la sorte delle donne stuprate in questa società patriarcale è l'ostracismo e l'allontanamento dalla famiglia e dalla società con le figlie e i figli.
Noi Donne in Nero vogliamo esprimere la nostra sorellanza con loro e denunciare questa situazione gravissima di fronte agli organismi internazionali e mettere in evidenza come ancora una volta le ripercussioni di un conflitto armato sulle donne sono gravissime perchè il loro corpo diventa campo di battaglia e bottino di guerra in conflitti identitari e di potere estremamente
violenti e cruenti.
Le donne ancora una volta non decidono sulle guerre, ne subiscono le conseguenze nefaste e poi sono escluse dalle trattative di pace, chiediamo quindi di applicare la risoluzione 1325 che vede nelle donne una risorsa per uscire dalla guerra con giustizia e vere prospettive di pace.
L'intensità della pratica dello stupro e di altre violenze sessuali in Kivu viene considerata la peggiore nel mondo, in una guerra iniziata nel 1998 e da allora andata avanti con gli attori armati tutti dediti allo stupro come pratica di guerra incoraggiata dalla non applicazione delle leggi internazionali .
Le donne soggette a stupro non solo subiscono la violenza anche di gruppo, ma contraggono malattie come l'AIDS e in genere a trasmissione sessuale, c'è un numero sproporzionato di donne e bambine che presentano fistole causate da violenza di gruppo e naturalmente conseguenze gravi sulla loro salute sessuale fisica e psicologica. Si conoscono solo i casi di donne che hanno denunciato la violenza subita ma molte altre non hanno parlato perché la sorte delle donne stuprate in questa società patriarcale è l'ostracismo e l'allontanamento dalla famiglia e dalla società con le figlie e i figli.
Noi Donne in Nero vogliamo esprimere la nostra sorellanza con loro e denunciare questa situazione gravissima di fronte agli organismi internazionali e mettere in evidenza come ancora una volta le ripercussioni di un conflitto armato sulle donne sono gravissime perchè il loro corpo diventa campo di battaglia e bottino di guerra in conflitti identitari e di potere estremamente
violenti e cruenti.
Le donne ancora una volta non decidono sulle guerre, ne subiscono le conseguenze nefaste e poi sono escluse dalle trattative di pace, chiediamo quindi di applicare la risoluzione 1325 che vede nelle donne una risorsa per uscire dalla guerra con giustizia e vere prospettive di pace.
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